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Museo (Antiquarium)

 

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L’edificio venne realizzato negli anni Sessanta grazie all’interesse dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, al fine di dare una collocazione al grande numero di reperti archeologici rinvenuti in seguito agli scavi effettuati a partire dal 1948. Attività svolte in tutta l’area, in particolare a Tempa della Guardia (località S. Paolo), hanno portato alla luce ceramiche e suppellettili di ossidiana di circa seimila anni fa.
Agli inizi degli anni Settanta Palinuro aveva già sbarcato il lunario del turismo mondiale, grazie all’insediamento del Club Mediterranèe e l’ antiquarium evidenziò le sue carenti misure di sicurezza per una serie di furti che convinsero la Soprintendenza Archeologica di Salerno a ritirare i reperti, e conservarli nei depositi del capoluogo provinciale. Da quel momento si aprì un’aspra disputa tra i cittadini e le istituzioni per la riapertura del museo, orgoglio di Palinuro: nel 1985 la Soprintendenza, diretta dal prof. Werner Jowannosky, concesse il ritorno del vasellame e utensili antichi che vennero, però, esposti presso locali parrocchiali opportunamente allestiti. Dieci anni più tardi erano stati avviati i lavori per la ristrutturazione e messa in sicurezza dell’antiquarium della Ficocella. Terminata la ristrutturazione si è posto fine al peregrinare dei reperti che rappresentano solo un frammento di quelli riportati alla luce e che ancora giacciono nel suolo di Palinuro.
  Orario di apertura: Dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 12:30

L'entrata è gratuita.

 

Ecco qui riportate alcune foto del Museo di Palinuro con la sua pineta e anfiteatro annesso.

Qui abbiamo alcune foto degli oggetti che possiamo trovare all'interno.

E anche da poco esposta un'ancora di un vecchio relitto di nave romana ritrovato a largo di Palinuro.

 

 

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